Lo studio di Idelsohn sulla musica ebraica abbraccia un arco storico che va dalle prime antiche forme musicali semitico-orientali alla situazione della tradizione musicale ebraica all'inizio del nostro secolo, affrontando le diverse aree geografiche, dal mondo sefardita allo shtetl, dal mondo yemenita agli Stati Uniti. Idelsohn considera la musica ebraica quale espressione sonora dell'ebraismo, in cui si riflettono la vita, gli ideali e le emozioni del popolo ebraico. Nella sua analisi Idelsohn individua quali sono i tratti peculiari della musica ebraica e insieme indica gli elementi comuni con le altre culture con cui il popolo ebraico è venuto a contatto. Coadiuvato da un ricchissimo corpo di citazioni, dati ed esempi musicali, Idelsohn conduce il lettore, anche meno esperto, attraverso la musica religiosa e profana del popolo ebraico, dai tempi biblici e post-biblici alle tradizioni sefardite e ashkenazite, alla musica chassidica, alla figura del chazzan(cantore), ai movimenti riformati, dedicando anche un capitolo alla presenza dei musicisti ebrei nella storia della musica. Testo importante per comprendere l'«enigma» della musica ebraica, deve comunque essere letto tenendo conto del periodo storico in cui Idelsohn lo scrisse, la fine degli anni venti. Per questo lo storico talvolta cessa di parlare come tale per dare libero sfogo al suo essere testimone dei pogrom e dell'antisemitismo e della violenza sempre più crescenti.

Autore: Idelsohn, A.Z.

Editore: Giuntina

Codice: 88-85943-92-6

Codice int.: 219149